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Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi

Milano, Mondadori, 1994, Le scie
cm 22.3x14.5, pp. 711-(3), 16 p. con illustrazioni fotografiche in b/n, cartonato, sovracoperta illustrata
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€ 21
INDICE

Prefazione    3

I. Quando l'uomo si immerse    11


Il presente per il passato, 11-11 primogenito si chiamò Delfino, 20 - Uno sguardo al passato remoto: un po' di tecnica e un po' di storia, 28 - L'Italia verso la flotta subacquea, 35 - Verso la guerra, 43 - I primi sommergibili delle Marine straniere, 45

II. La prima guerra del sommergibile    50


Il guerrigliero dell'Adriatico, 50 - Vittoriosi ma sconfitti, 56 - Gli ultimi sommergibili della Grande Guerra, 63

III. Gli anni dell'incertezza (1919-30)    69


La crisi del dopoguerra e la storia dell'F.16, 69 - I sommergibili nel primo disegno strategico italiano, 75 - La conferenza navale di Washington e i sommergibili, 84 - Dall'indifferenza alle prime idee, 90 - La ripresa della preparazione. L'episodio di Corfù. La perdita del Veniero e dell'F.24, 100 - Il nuovo pensiero navale, 113 - I sommergibili degli anni Venti, 121 - I sommergibili negli altri paesi, 129

IV. I favolosi anni Trenta    135


I sommergibili e la conferenza navale di Londra, 135 - Il quadro di riferimento, 138 - La dottrina della preparazione e dell'impiego, 140 - Alcuni aspetti della preparazione, 152 - Lo sviluppo tecnico e costruttivo negli anni Trenta, 161 - La guerra d'Etiopia e la mobilitazione dei sommergibili, 168 - I sommergibili nelle Marine straniere, 179

V. Dalla Spagna verso la vigilia    185


La guerra civile di Spagna, 185 - Le operazioni dei sommergibili italiani nella guerra di Spagna, 190 - I sommergibili legionari e il «caso Basilisk», 200 - Pronti per la guerra, 203 - L'inizio della collaborazione italo-germanica, 219

VI. La guerra del Mediterraneo    227


L'etica del sacrificio e del dovere, 227 - L'esordio, 230 - Lo speronamento del Provana e l'affondamento del Calypso, 237 - Gli effetti dell'operazione «MA 3» (26 giugno - 1° luglio 1940), 239 - Il Marconi di Chialamberto e l'estate del 1940, 242 - L'affondamento dell'Iride, 251 - Il ferragosto del Delfino, 255 - Il brutto inizio del primo autunno di guerra, 258 - Il Toti affonda il Triad, 263 - Si avvista, si attacca, non si affonda, 264 - ... e vennero l'invemo e poi la primavera, 273 - Mario Arillo, l'Ambra e il Bonaventure, 290 - Da «Substance» a «Halberd», 292 - Un autunno inutile, 301 - Si discute per uscire dalla crisi, 304 - La battaglia di Mezzo Giugno e dintorni, 320 - Luglio sfortunato, agosto propizio: la battaglia di Mezzo Agosto, 329 -1 sommergibili e la battaglia del Nordafrica occidentale, 340 -1 sommergibili e l'epilogo mediterraneo, 345 - La fine delle operazioni e l'armistizio dell'8 settembre, 360 - Le missioni di trasporto e le missioni speciali, 366 - Piccoli sommergibili in un piccolo mare: i «CB» in mar Nero, 375 - A sud e a nord: comunque sommergibilisti, 378 - Gli U-boote nel Mediterraneo, 382

VII. I sommergibili del mar Rosso    390


Il nemico numero uno: il cloruro di metile, 390 - La cattiva sorte del Macallè, 393 - La cattura del Galilei, 394 - Il sacrificio di Pietro Venuti e l'affondamento del Galvani, 399 - La vittoriosa sconfitta del Torricelli, 402 - Tramonto sul mar Rosso, 406 - La vicenda del Perla, 409

VIII. Betasom e i sommergibili atlantici    415


Che cosa fu la «battaglia dell'Atlantico»?, 415 - I sommergibili italiani in Atlantico e i rapporti italo-germanici per la base di Betasom, 426 - Le operazioni di fine 1940, il caso del Glauco, l'affondamento del Kabalo, a nord con gli U-boote, 447 - Gli italiani sono insufficienti: andranno a lezione dai tedeschi, 471 - Si va a scuola a Marigammasom, a Gotenhafen, 478 - Dal Nord al centro dell'Atlantico, 481 - Si toma a casa, ma solo alcuni: gli altri vanno a caccia di convogli, 494 - Il 1942 nell'Atlantico occidentale e nelle acque americane, 506 - Il 1942 nell'Atlantico orientale e meridionale, 528 - Il brutto caso del Barbarigo, 534 - L'ultima fase di attività in Atlantico, 543 - Le missioni di trasporto tra la Francia e l'Estremo Oriente, 549 - A Danzica: marinai italiani sugli U-boote, 557 - Gli «atlantici» e l'8 settembre 1943, 561

IX. Il sommergibilismo italiano negli ultimi 50 anni (1945-1995)    564


Sommergibile: vittoria o sconfitta?, 564 - Il sommergibile nel dopoguerra: la nuova era del sottomarino, 567 - Il sommergibilismo italiano dalla fine della guerra alla ripresa, 573 - Verso l'avvenire: in navigazione con nebbia..., 578


Conclusione    585
Note    589
Appendice    683
Bibliografia    699
Indice dei nomi    705
Nata oltre un secolo fa tra lo scetticismo generale, alla fine degli anni Trenta la flotta sommergibilistica italiana era la più grande del mondo, rispettata e temuta dalle maggiori potenze navali del tempo.
Ma la sua ora della verità giunse con il secondo conflitto mondiale.

La difficile guerra nel Mediterraneo, le drammatiche operazioni nel mar Rosso, la logorante battaglia nell'Atlantico dei battelli di Betasom, le azioni dei «tascabili» nel mar Nero, le rischiose missioni di trasporto dei mezzi d'assalto e degli incursori navali sin dentro gli ancoraggi nemici sono alcune tra le molte imprese di cui è costellata una storia affascinante, eccezionale per le condizioni estreme nelle quali agirono ufficiali e marinai e per l'eroismo di cui dettero prova. Ben 3021 di loro riposano in quelle «tombe d'acciaio»: 55 comandanti, 296 ufficiali, 528 sottufficiali, 2126 sottocapi e marinai, 16 tecnici e operai civili. Il loro estremo sacrificio fu inevitabile?
In queste pagine Giorgio Giorgerini cerca di dare risposta a tale domanda, esaminando criticamente la preparazione, le scelte tattiche, la condotta delle operazioni belliche.
Ma poiché, al di là delle alchimie di politica internazionale e di strategia militare, sono sempre e comunque gli uomini a bordo che fanno la storia del sommergibile, l'autore si pone anche un altro interrogativo, forse più impegnativo: che cosa spinge un giovane a scegliere la vita dei sommergibili, un'esistenza che - in pace e in guerra - è fatta di sacrifici, di rinunce, di pericoli e di lunghissimi silenzi?
Uomini sul fondo, nel tracciare per la prima volta in modo sistematico e completo l'epopea del sommergibilismo italiano, dalle gloriose origini fino al preoccupante declino dei giorni nostri, costituisce il naturale seguito di un'altra opera di Giorgerini, Da Matapan al Golfo Persico, ormai un classico tra gli studi sulla Marina italiana.****

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